- pieno
- pieno /'pjɛno/ [lat. plēnus ].■ agg.1.a. [che contiene tutto quello che può contenere, anche con la prep. di : un bicchiere p. di vino ; avere lo stomaco p. ] ▶◀ ↑ colmo, (pieno) zeppo, ricolmo. ◀▶ vuoto.● Espressioni: fig., fam., avere (o averne) piene le tasche (o le scatole o, volg., le palle) [essere al limite della sopportazione, anche con la prep. di : ne ho le tasche piene di te, delle tue manie ] ▶◀ (fam.) avere i santissimi pieni, (fam.) non poterne più, [con uso assol.] (fam.) non farcela più.b. [di locale, ambiente e sim., completamente occupato da persone: la piazza era p. per il concerto ] ▶◀ affollato, gremito. ↑ stipato. ◀▶ deserto, vuoto.● Espressioni: pieno come un uovo [di ambiente, sala, locale pubblico e sim.: il cinema era p. come un uovo ] ▶◀ affollato, (pieno) zeppo. ◀▶ deserto.2. (estens.)a. [che abbonda di qualcosa, con la prep. di : un giardino p. di piante ; un compito p. di errori ] ▶◀ colmo. ↑ ricolmo, zeppo. ◀▶ libero (da), sgombro (da), privo.b. (fig.) [avere qualcosa in eccesso, con la prep. di : essere p. di impegni, di debiti ] ▶◀ carico, oberato. ◀▶ esente (da), libero (da).c. [intensamente dominato da un sentimento, con la prep. di : animo p. di gioia ; parole p. d'affetto ] ▶◀ carico, gonfio, pervaso, ricolmo. ◀▶ privo (di).● Espressioni: pieno di sé [di persona che presume troppo di sé stessa] ▶◀ arrogante, borioso, presuntuoso, supponente. ◀▶ modesto, umile.3. (fam.) [che ha mangiato in abbondanza: mi sento p., non posso mangiare altro ] ▶◀ satollo, sazio. ◀▶ affamato, a stomaco vuoto. ‖ digiuno.4.a. [che ha il suo contenuto normale, che contiene quanto deve contenere: mandorle p. ; spighe p. ] ◀▶ cavo, vuoto.b. [che non ha spazi vuoti: un copertone di gomma p. ; legno p. ] ▶◀ massiccio. ◀▶ cavo, vuoto.5. [bene in carne: un bambino con le guance rosse e p. ] ▶◀ (fam.) grassoccio, paffuto, (fam.) pienotto. ◀▶ magro, scarno, secco.6. [di cosa che ha raggiunto la sua completezza: in p. estate ; in p. giorno ; arrivare alla p. maturità ] ▶◀ compiuto, completo [in riferimento alla notte] fondo.7. (fig.) [privo di limiti, non soggetto a restrizioni e sim.: conseguire una vittoria p. ; godere della p. fiducia di qualcuno ] ▶◀ assoluto, completo, totale, [di appoggio, fiducia e sim.] incondizionato. ◀▶ parziale.▲ Locuz. prep.: a piene mani [con funzione avverbiale, per indicare abbondanza, eccesso nel dare o prendere qualcosa: dispensare danaro a p. mani ] ▶◀ abbondantemente, a profusione, in abbondanza; a pieni voti ▶◀ con il massimo (dei voti); in piena regola 1. [conforme a criteri e norme legali: un contratto in p. regola ] ▶◀ a tutti gli effetti, autentico. 2. [che rivela caratteristiche, spec. negative, che erano dissimulate: condizioni così onerose sono un furto in p. regola ] ▶◀ autentico, bell'e buono, vero e proprio.■ s.m.1. (solo al sing.) [in alcune espressioni, limite massimo, punto culminante di qualcosa] ▶◀ acme, apice, climax, culmine, picco, vertice.▲ Locuz. prep.: lett., a pieno (o, più com., appieno o in pieno) [in modo pieno, completo: sono soddisfatto a p. ] ▶◀ completamente, del tutto, interamente, pienamente, totalmente. ◀▶ per nulla. ↓ in parte, parzialmente.▼ Perifr. prep.: nel pieno di [nel momento o nella condizione culminante di: nel p. dell'estate ; essere nel p. delle forze ] ▶◀ al culmine di, all'apice di.2. (estens.)a. [carico completo, col quale si riempie al massimo un contenitore: fare il p. di benzina (o semplicem. il p. ), di viveri ] ▶◀ rifornimento, scorta.b. [grande affluenza di gente, spec. in occasione di spettacoli, manifestazioni pubbliche e sim.: oggi allo stadio c'è il p. ] ▶◀ (fam.) pienone.
Enciclopedia Italiana. 2013.